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Erotic Stories
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Aspettando il Martedì
Un martedì Michele raggiunse come al solito il mio appartamento. Nessuno dei due aveva voglia di fare sesso. Io stavo terminando un disegno e lui mi parlava di Chiara la sua compagna e del litigio furibondo che aveva appena fatto. Mentre parlava arrivò un messaggio sul mio telefonino. Il telefonino era molto più vicino a lui e non gli fu così difficile leggere quel messaggio. Si arrabbiò subito iniziò a chiedermi spiegazioni. Era un messaggio piccante di un uomo che avrei incontrato quella sera
Per colpa di Maria
Lui scrive un libro e descrive una scena di sesso con la sua ex Maria. Mi arrabbio così tanto che ci lasciamo. Non voglio più soffrire per amore. Da quel giorno divento una Troia, con incontri occasionali. Dopo 10 anni lo incontro di nuovo per caso...
Al Privé
Arrivai nella sala adiacente, mi fermai in un angolo, la gente riunita in gruppetti, quasi in silenzio, attratti tutti nella stessa direzione. Seguii gli sguardi, e capii. Completamente al buio, le uniche luci basse e sensuali, illuminavano delle piccole stanze con delle pareti che, con mio stupore, erano di vetro opacizzato. Si distinguevano le posizioni, appena il giusto per vedere dei corpi avviluppati e sensuali ma non i visi, né alcun particolare che li identificasse. All’interno, c’erano .
Targaryen-ReginaDeiDraghi
Trovarti nudo e già un po’ teso, mi eccitò. Te lo avvolsi fra le labbra, nella bocca. Con la lingua, ti scopai fino a renderti talmente duro da farmi soffocare. Ma non riuscii a smettere. Continuai, Fino a sentire la tua sborra inondarmi la bocca. Riempirmela come se fossi pieno da giorni ...
Noa lo schiavo
Avevo urgentemente bisogno di soldi e dovevo mungere qualche coglione in modo tale da riuscire a pagarmi l’affitto, le spese di tutti i giorni e qualche nuovo accessorio da indossare..
Poi oltre tutto risparmiare per l’universita’..
Non vedevo l’ora di essere fuori da questa situazione di merda e dover piu’ dominare e spremere i portafogli di questi tacchini in calore.
La Tua Schiava
- “Fammi vedere cosa ha sotto il soprabito la mia schiava, oggi”
- “Prima, padrone, dovrai sederti … non voglio che continui a torreggiare sopra di me, facendomi sentire a disagio”
Dicendolo, ti avevo guardato maliziosamente, un po’ era vero, per il timore che mi mettevi addosso quando eri in piedi, vestito di tutto punto, ma un po’ era perché ti volevo comodamente seduto. Per ciò che avevo in mente ...